Lo sport qualsiasi esso sia è fonte di energia e ricchezza interiore sia quando condiviso che vissuto in solitudine. Dalle mie esperienze in diverse discipline, nulla come la montagna mi rigenera di più.
Il 9 dicembre dell’anno 2012 un incidente mi costringe a restare bloccata per diversi mesi. Procedo con stampelle e gesso per i primi due e poi con tutore e stampelle per il terzo mese. In questa seconda fase mi sento già rinata perché riesco a fare riabilitazione nuotando. Che sensazione incredibile ritrovare un pò di movimento nell’acqua. Entravo ed uscivo dalla piscina con le stampelle ma mi sentivo già molto soddisfatta! Mi trovai a poco a poco a riprendermi, finchè a primavera inoltrata dell’anno 2013 sfogliando la rivista montagne 360^, lessi un articolo della guida alpina Plamen Shopski: “Trans Bike Balcani” da Sofia a Monte Athos in Mountain bike. Non avevo mai pensato ad una vacanza di solo sport, natura e cultura, il momento era quello giusto, la bicicletta la mia nuova opportunità, la voglia di provarci tantissima così decisi che a settembre 2014 sarei partita.
Come prima cosa chiesi informazioni alla Guida Alpina per capire le difficoltà che avrei dovuto affrontare e superare. In sede C.a.i. della mia sezione di Lovere, con la quale avevo iniziato un rapporto di collaborazione, molti gli amici istruttori ai quali chiedevo informazioni guardando insieme cartine e possibili percorsi. Iniziai a pedalare da sola, inoltrandomi per qualche sentiero prendendo sempre più dimestichezza e divertendomi sempre di più. Seguivo i suggerimenti che un amico allenatore mi preparava, cambiando continuamente percorso per non annoiarmi mai, contenta dei risultati. A settembre 2013 decisi che era tempo di confrontarmi anche con altre persone e mi iscrissi alla prestigiosa competizione Gimondi Bike a Iseo (bs). Prima partecipazione ad una gara in bicicletta. Tutto mi divertiva e incuriosiva di questa nuova esperienza. Con la mia pedalata tranquilla conclusi il giro di 40,5 km. Ero soddisfatta. Sulla mia bicicletta prima dell’allenamento, dovevo divertirmi, così iniziai a cercare delle alternative per stare in compagnia scoprendo il gruppo MTB Vallecamonica, gruppo divertente e stimolante. Anche quando uscivo per conto mio la voglia di scoprire posti nuovi veniva prima ad ogni cosa, ma in gruppo e tutta un’altra storia. La mia preparazione proseguiva e nel frattempo imparavo e conoscevo tantissime persone e luoghi. Un volo di poche ore con bici e zaino da 35lt al seguito mi portò a Sofia.
Pedalai per undici giorni in una terra nuova, bella e ancora selvaggia, per poi attraversare il confine e ancora giù fino al mare! Ouranopoli, la bella cittadina greca a ridosso della penisola del Monte Athos, punto di arrivo e fine di questa bellissima esperienza fu per me solo l’inizio di tantissime cose ancora. Rientrata a casa non voltai pagina come ad una sola vacanza conclusa in attesa della prossima, ma proseguii alla ricerca di stimoli e cose nuove sempre affiancata dalla mia bicicletta, inventandomi anche un lavoro. Conobbi così Cesare Adobati, responsabile Cai regione Lombardia, che ha scritto in collaborazione con altri il primo libro pubblicato nel 2015 sulla MTB del C.a.i. “Montagne a Pedali” dove riporta un bellissimo percorso anche sulla nostra Alta Vallecamonica “I laghi di Ercavallo”.
Potrei raccontare per ore e ore ma dirò solo di alcune occasioni che riguardano il nostro territorio:
Il giorno che partecipai al raduno Nazionale MTB C.a.i. tenutosi in Abruzzo nel 2015 arrivai con la mia macchina a Pescasseroli di sera, guidando su e giù per le montagne tra questi sperduti e bellissimi paesini arroccati dove cartelli stradali avvisavano di moderare la velocità con: “attenti all’Orso”!
Il giorno che salendo dalla bellissima Valle d’Arcina udii in lontananza la musica di una fisarmonica che suonava l’Ave Maria di Shubert. Mi avvicinai pianissimo senza far rumore per non disturbare e ci trovai un ragazzo del conservatorio di Darfo Boario Terme.